Eccomi qui con un post un po’ diverso dal solito. Come ogni tanto ho scritto nei miei post sono originaria della provincia di Como e appena posso torno per passare un weekend in quel della campagna e del lago. Volevo però condividere una serata particolare che mi è piaciuta molto e a cui spesso non si pensa quando si vive in una città di cui si conosce praticamente tutto.
Per il primo weekend d’estate con il bel tempo ho approfittato di un tour serale con guida turistica. L’evento si chiama “Como sotto le stelle” e organizzato da Lombardia Segreta.
Veniamo quindi al resoconto del giro serale.
Il punto di ritrovo è stato allo stadio Sinigaglia. Oltretutto da tifosa non posso nascondere l’entusiasmo per il Como in serie A, ma questo è un altro argomento. Con la guida ci siamo spostati per la prima tappa al Monumento ai caduti che affaccia sul lago. La costruzione è molto particolare ed insolita, è infatti un’imponente torre alta circa 30 mt. La sua architettura è stata ispirata da uno schizzo di Antonio Sant’Elia, architetto futurista comasco della fine del diciannovesimo secolo.
Il monumento è posizionato di fronte al lago vicino alla passeggiata ed è un punto di incontro molto noto ai comaschi. Da qui ci si può rilassare e godere di una vista davvero spettacolare.
Ci spostiamo quindi verso un altro dei luoghi più conosciuti della città, ovvero il Tempio voltiano. Dedicato al più illustre cittadino comasco, Alessandro Volta, che non ha certo bisogno di presentazioni, con l’illuminazione serale è davvero suggestivo.
Il museo merita una visita anche diurna visto che al suo interno c’è un’esposizione permanente del lavoro dello scienziato comasco come ad esempio la pila voltaica, invenzione a cui deve la sua fama.
Ci dirigiamo poi verso il centro e, dopo un passaggio obbligato in piazza Cavour, il cosiddetto “salotto buono della città”, ci fermiamo davanti al bellissimo Duomo di Como: la cattedrale di Santa Maria Assunta.
La costruzione di questa chiesa gotica risale al XIV secolo ed una dei suoi elementi più notevoli è la sua imponente cupola celeste che lo rende decisamente riconoscibile.
Accanto al Duomo c’è il palazzo del Broletto che risale all’epoca medievale ed era la sede originale del Comune.
L’unione di questi due edifici con funzioni diverse ma uniti è il frutto di un progetto che voleva dare a Como un Duomo imponente anche per la sua storica rivalità con Milano.
Lo spazio circostante non gli dà purtroppo il risalto che merita e che una grande piazza invece darebbe. I locali a breve distanza restringono lo spazio disponibile per godere della sua maestosità ma alla fine anche questo fa parte della sua storia.
Girando sul retro si arriva alla piazza antistante il Teatro Sociale che è più libera e da qui si può apprezzare la parte posteriore della cattedrale che, con l’illuminazione, si fa decisamente apprezzare.
La tappa successiva ci porta ad un’altra piazza molto amata dai comaschi ovvero piazza San Fedele. Questo luogo è conosciuto per diversi mercatini che si svolgono da sempre nei sabati ed è particolarmente caratteristico nel periodo natalizio ma soprattutto per la presenza della Basilica di San Fedele.
Questa chiesa è dedicata all’omonimo santo comasco che fu martire nel III secolo e a cui la città è molto legata.
Il tour si conclude in una delle piazze più vive di Como e che è diventata il puto di riferimento della movida cittadina, soprattutto il weekend.
Si tratta di Piazza Volta che, all’interno della città murata, ha la statua di Alessandro Volta che padroneggia al centro della piazza e sembra quasi vegliare sui frequentatori dei numerosi caffè attorno, quasi a far loro compagnia.
Nel percorso per arrivare alla piazza ci siamo godute le viuzze piene di baretti e locali che ci hanno mostrato una movida che da tempo non vedevo e di cui sono rimasta piacevolmente sorpresa. Già so che le mie prossime serate comasche comprenderanno un giro da queste parti.
Con questo il nostro tour guidato finisce qui e noi abbiamo ne approfittato per vivere ancora un po’ la bella serata comasca.
Pe riguarda riguarda l’esperienza ve la consiglio vivamente. Girare anche solo per un paio d’ore la città con una guida offre la possibilità di scoprire i luoghi in cui viviamo in modo diverso e non escludo di rifarlo ancora in futuro, magari per qualche museo o qualche posto in zona.
Voi invece che mi dite? Vi piacciono i tour guidati e in caso avete provato a farne nella vostra città?
Per questo post è tutto, spero che vi sia piaciuto. Ai prossimi post!






