Rieccomi di nuovo a scrivere un post dopo qualche mese di assenza.
Spero che tutte voi abbiate avuto un ottimo 2017 e che la passione per i viaggi (in solitaria o meno) non si sia affievolita insieme alla curiosità di vedere posti nuovi, anche fuori dalle classiche mete turistiche, ed alla voglia di condividerlo.
Negli ultimi mesi sono stata un po’ presa da altre cose e questo blog è stato, di conseguenza, messo un po’ da perte. Ho ancora qualche viaggio da aggiornare che per ora è nella cartella degli “articoli in bozza” che spero di svuotare nelle prossime settimane.
A parte tutto devo dire che, come spesso capita, le pause sono giustificate da un po’ di cambiamenti che, sia in positivo che in negativo, servono sempre a dare un nuovo aspetto e prospettiva alle cose.
Non so se anche a voi capita qualcosa di simile ma quando passa un po’ di tempo da un certo evento o data mi piace fare un po’ il punto della situazione facendo una specie di gioco che io chiamo “Se mi avessero detto che…”.
E’ una specie di macchina del tempo mentale e consiste in questo: prendete una data X, pensate a dove eravate in quel momento (fisicamente ma soprattutto personalmente) e pensate alla vostra situazione. Fate quindi un salto temporale di almeno 6 mesi in avanti e pensate alla vostra nuova condizione. A questo punto potete quindi pronunciare la suddetta frase e verificare quante cose siano cambiate, soprattutto in modo inaspettato o imprevedibile.
La maggior parte delle volte quello che è successo costituisce una sorpresa innanzitutto per noi stesse. Spesso riguarda infatti proprio uno stato da cui si pensa di non poter uscire, oppure a cui si è ormai abituate, una relazione che pensavamo sarebbe durata per sempre o una che non avremmo mai immaginato potesse neanche iniziare, un lavoro che non avremmo mai pensato di cambiare, un viaggio per cui non avremmo mai creduto di trovare il coraggio di preparare la valigia e realizzare, una casa che eravamo convinte che non avremmo mai rinnovato o comprato o anche solo un blog da scrivere. Ebbene, negli ultimi mesi mi sono ritrovata più di una volta a pronunciare la frase “Se me lo avessero detto non ci avrei mai creduto!” e devo dire che la maggior parte delle volte la sensazione del trovarmi in una situazione che mai avrei preventivato è stata a dir poco sorprendente.
Devo ammettere che in alcuni casi il cambiamento inaspettato non è stato proprio positivo. Quando pensi, infatti, che una certa cosa stia andando in un certo modo (secondo te positivo) e poi invece crolla improvvisamente come un castello di carte che si sparpaglia a terra, ecco, non è che si facciano proprio i salti di gioia!
Poi però scopri che forse è proprio quello il modo in cui doveva andare e da quella delusione si riesce a costruire una realtà alternativa e che mai avremmo immaginato e che non sarebbe stata possibile se non ci fosse stata quello sconforto iniziale.
E poi succede che ti guardi indietro e ricordi come in quei momenti ti sentissi come su una bagnarola in mezzo al mare in tempesta che fa acqua da tutte le parti, salvo poi ritrovarti alla fine, quando tutto è passato, con la tua barchetta malridotta vicino alle coste di un’isoletta bellissima che non avevi mai notato, e quando scendi dalla barca e ti ci avventuri per la prima volta, ti rendi conto che non è poi così male e cominci a pensare di starci per un po’ e farla tua.
Ecco, alla fine verrà fuori che quell’isoletta è quell’angolo nuovo ed inaspettato che era lì per voi, che non credevate neanche esistesse e che non sarebbe stato trovato se non foste passate in mezzo a quelle acque mosse.
Tutto questo per dire che niente capita per caso e quello che all’inizio ci sembra negativo, anche se non ci crediamo, ci porterà a qualcosa di meglio.
Perché alla fine si tratta proprio di questo, alle volte bisogna mollare la presa e farsi trascinare dalla corrente, da qualche parte si finisce di sicuro e spesso si finisce per ritrovarsi in un posto decisamente migliore, basta crederci e rimboccarsi le maniche e agire non appena ce ne rendiamo conto.
E’ proprio con questo augurio che vi dedico l’ultimo post del 2017 e con una frase che è stata un po’ il mio motto soprattutto nell’ultimo paio d’anni, un’affermazione che ho cercato di ricordarmi ogni qualvolta ho dovuto prendere una decisione di qualunque tipo, ovvero “Life begins at the end of your comfort zone” (“La vita inizia alla fine della vostra zona di comfort”).
Se ci pensate è proprio così. Le cose migliori, le avventure, le sorprese e i progressi cominciano proprio nel momento in cui si abbandona tutto quello che è sicuro ed abituale. Dobbiamo allontanarci un po’ a quello che conosciamo e che ci dà sicurezza per scoprire cose nuove senza paura di sentirci per un po’ come un pesce fuor d’acqua.
Che dite? Spero che queste mie riflessioni vi siano utili e mi piacerebbe condividere con voi le vostre.
Quali sono stati i vostri cambiamenti invece? Come li affrontate e quali sorprese vi hanno riservato?
Ancora un buon anno a tutti e a presto con i prossimi post!
Be ‘, che io capiti sul tuo blog stasera e che legga questo post… Lo prendo come un segno del destino, e come un ottimo presagio 😉 Grazie!
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Grazie mi fa piacere! Spero che sia un segno del destino od un presagio positivo! A presto 😉
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Sì, lo dicevo in questo senso 😊 Vado a esplorare il tuo blog. Sono sicura che mi sarà utile! 😉
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Perfetto! Allora benvenuta e spero che il blog ti piaccia, ne sarei felice!
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E’ una riflessione davvero molto saggia, sai?!?
La vita dà degli scossoni incredibili.
Ti auguro che tra sei mesi tu possa rimanere strabiliata dalle cose belle, e magari inaspettate, che ti saranno capitate.
Elena
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Grazie mille Elena del tuo commento! Mi è piaciuto condividere questo mio punto di vista su come le cose cambiano inaspettatamente e soprattutto come è possibile rivalutare gli eventi negativi!
Intanto faccio lo stesso augurio a te… buona giornata e a presto!
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Non sono una viaggiatrice… però posso essere considerato un esploratore di tutto quello che c’è oltre la comfort zone. Bel post, hai un nuovo follower
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Ciao, grazie del tuo commento! Io sono viaggiatrice da sempre ma sono diventata solo da poco un’esploratrice di quanto c’è al di là della comfort zone! Ai prossimi post allora e grazie del follow.
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Tutto vero! Buon anno ai viaggiatori!
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Grazie Piccolatigre… buon anno! Ai prossimi viaggi!
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