Dopo i primi due giorni di ambientamento in quel di Brooklyn decidiamo di sconfinare e di cominciare a visitare Manhattan. Visto che ci abbiamo soggiornato già la prima volta che siamo state a New York, in questo secondo giro salteremo la maggior parte dei principali luoghi turistici che avevamo già visitato. Possiamo quindi partire con l’esplorazione di altre parti della città con molta più calma e scegliendo luoghi che al primo giro non siamo riuscite a vedere.
Partiamo quindi dal modo in cui decidiamo di raggiungere Manhattan, ovvero a piedi e attraverso il ponte di Williamsburg che non è molto lontano da dove siamo noi. E qui spezzo subito una lancia in suo favore. Ovviamente se venite nella Grande Mela per la prima volta opterete per il ben più noto, e battuto, ponte di Brooklyn. Se avete qualche giorno in più, ed un po’ di curiosità, vi consiglio vivamente di passare da queste parti perchè vedrete un ponte che è utilizzato principalmente dai locals e troverete molti meno turisti. Durante l’attraversamento vi imbatterete infatti in persone che raggiungono l’altra sponda in bicicletta o a piedi, persone che fanno jogging o vanno sui pattini… insomma, niente a che vedere con le orde di turisti che si mettono in posa e fanno foto (me compresa ovviamente!). Qui non dovrete fare a spintoni per passare dall’altra parte e potrete godervi una bella passeggiata da vero Brooklyner.


Attraversato il ponte ci dirigiamo verso la zona di South Street Seaport District, un’area che, con i suoi magazzini portuali, testimonia il passato mercantile di New York e che ora è stata riconvertita a centro commerciale e area chic. Completamente rinnovata ospita diversi esercizi commerciali con vista sul fiume. Per gli amanti del cibo ci sono diversi locali e caffetterie mentre per chi ama lo shopping i negozi non mancano di certo. Da milanese, invece, non ho potuto non notare l’apertura a breve di 10 Corso Como e da fan di Sex and the City il mio cuore ha avuto un piccolo sobbalzo nel momento in cui ho visto che Sarah Jessica Parker ha aperto proprio qui il suo primo negozio di scarpe monomarca SJP e chissà, se siete fortunate potreste anche vederla di persona! Per tutti gli altri invece anche solo la spettacolare vista sull’Hudson ed il famoso Pier 17 meritano da soli un passaggio.


Dopo esserci rifocillate con caffè e qualche dolcetto andiamo quindi verso Midtown e verso una tappa immancabile, ovvero il Memorial 9/11. In questo caso non ci sono molte descrizioni da fare. Questo luogo è, infatti, inevitabile anche solo per ricordare quanto avvenuto ormai quasi 20 anni fa. L’impatto è davvero forte e non si mancherà di trovare spesso persone che tutt’oggi posano dei fiori o dei pensieri.
Subito dopo facciamo un giro nella rinnovata Two World Trade Center, dove i grattacieli di Midtown si alternano a container decorati a graffiti e a nuove installazioni. Il numero di turisti in questa zona è decisamente alto quindi non stupitevi se in certi momenti dovrete aspettare qualche minuto anche solo per riuscire a fare una foto senza troppe persone attorno!


Sempre in quest’area troverete il nuovissimo Oculus, ovvero il World Trade Center Transportation Hub, progetatto dall’archietetto spagnolo Calatrava. I lavori sono finiti non da molto e questa struttura, con le sue due grandi ali d’acciaio alte curca 50 metri, rappresenta il terzo centro di trasporto intermodale di NY. Oltre a questo ospita un enorme centro commerciale con negozi di ogni tipo in cui perdersi nello shopping (come se ci fosse bisogno di suggerirvelo!).
Noi ovviamente ci abbiamo fatto un giro, la nostra carta di credito non è rimasta (ahimè) salva ed abbiamo fatto anche tappa ai piani superiori dove, in un’operazione “curiosità da italiane all’estero” abbiamo trovato anche Eataly (e sì… non abbiamo saputo resistere ad uno spuntino a base di focaccia fresca, colpevoli!).



Nel tardo pomeriggio cominciamo ad incamminarci verso casa, non senza passare però per il Lower East Side, uno dei quartieri con maggior storia e vivacità della città proprio in virtù della sua storia. Questa zona di Manhattan è infatti da sempre stata il luogo dove si sono stabilite, nel corso dei decenni, diverse comunità di immigrati. Nonostante le cose siano cambiate ed il quartiere stia affrontando un sostanzioso processo di gentrificazione (forse uno dei più massicci dell’intera NY), si possono ancora trovare angoli che testimoniano il suo passato operaio e si può immaginare come fosse la New York del XIX secolo.


Come ultima tappa, prima di tornare il quel di Brooklyn, passiamo per l’East River Park che si allunga nella parte sud orientale fino alla 12ma strada a nord. Dalla parte più meridionale si può godere di una vista sia del Manhattan che del Williamsburg bridge ma lungo tutta la sua lunghezza il panorama del fiume e delle decine di persone che passeggiano, fanno jogging, mangiano e fanno loro questa parte della città è qualcosa che fa quasi fermare il tempo, soprattutto se passate di qui verso il tramonto. Non potrete infatti fare a meno di notare il contrasto con la frenesia che regna a solo qualche isolato da qui.


Anche questa giornata è giunta al termine e devo dire che quei posti nuovi che non avevamo avuto l’occasione di vedere la prima volta sono stati delle piacevoli sorprese.
Voi invece che mi dite? Siete stati da queste parti? Cosa vi è piaciuto di più e cosa mi sono persa?
Soprattutto, avete attraversato il ponte di Williamsburg? Io l’ho adorato ed è diventato il mio preferito!
In attesa di leggere le vostre dette su queste zone vi rimando ai prossimi post!
Articolo molto bello e ricco di dettagli, ti ringrazio! Spero di fare buon uso di tutte le tue dritte 😊
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Ciao, grazie mille! Mi fa piacere che ti sia piaciuto, devo ancora scrivere altri post su NY e Brooklyn, spero ti possano essere utili! Se hai in programma un viaggio a NY seguirò i tuoi aggiornamenti! A presto.
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