Ci stiamo avvicinando alla fine delle nostre due settimane a New York e già sentiamo che questa città ci mancherà. Non stiamo però a pensarci troppo e ci dirigiamo verso le nostre ultime tappe.
Prima di tutto però cominciamo la giornata con la colazione in quella che ormai è diventata ta la nostra bakery preferita, ovvero la Woop’s a Williamsburg, il “nostro” quartiere. Ne avevo già parlato qui se volete delle info.
AGOSTO A NEW YORK – PRIMI DUE GIORNI A BROOKLYN, WILLIAMSBURG.
Una volta qui non si può che fare una colazione all American a base di caffè (ovviamente lunghissimo) e muffin ai mirtilli.


Partiamo quindi per uno dei quartieri più particolari e caratteristici della Grande Mela, ovvero Harlem, il cuore della cultura afroamericana della città. Non si può infatti pensare a questa zona di Manhattan senza pensare ai club jazz, ristoranti, negozi e chiese dove il gospel la fa da padrone. Insomma, un piccolo mondo a parte davvero da scoprire.

Arrivando in metro il primo impatto è stato con Malcom X Boulevard (o Lenox Avenue), una strada che taglia questa zona da nord a sud e che è stata il cuore di Harlem come capitale del jazz a partire dagli anni ’30.
Passeggiando in questi dintorni si incontrano delle chiese davvero belle e piene di storia, come la Reformed Low Dutch Church, che, nel suo stile neogotico, spicca in mezzo a palazzi residenziali dai classici mattoni rossi. Qui potrete anche partecipare ad una messa accompagnata da un coro gospel, uno degli elementi che hanno reso la cultura nera degli Stati Uniti così iconica e riconoscibile.
Altre chiese che meritano senza dubbio una visita sono la Chiesa di tutti i Santi e la Riverside Church. La prima è in stile gotico ed è spesso conosciuta anche come la San Patrick di Harlem, proprio per io suo stile e le sue dimensioni, come quelle della sua torre campanaria. La seconda invece è una chiesa cristiana che si trova non lontano dal campus della Columbus University. E’ davvero imponente e anche solo passarci vicino non lascia indifferenti. Questo luogo di culto in stile neogotico e dalle facciate bianche si è reso importante nel corso dei decenni per essere stata il centro di numerosi dibattiti di lotta sociale. Risultato non di poco conto soprattutto visto il contesto multiculturale a cui appartiene.




Dopo il giro religioso ci spostiamo poco più avanti. Rimaniamo sempre nella zona di Morningside Heights, area residenziale a nord di Manhattan, e ci spostiamo di circa un isolato. Arriviamo alla tomba del generale Ulysses Grant, ovvero il diciottesimo Presidente degli Stati Uniti. Il mausoleo è in stile classico ed è stato progettato con l’idea di celebrare la sua memoria con una costruzione che richiamasse la tomba di Napoleone e degli altri grandi della storia. Al suo interno, insieme a dei mosaici decorativi, riposano anche le spoglia della moglie Julia.


Da Harlem potrete anche accedere a Central Park passando dalla lato nord. Appena si entra si passa per l’Harlem Meer, un lago artificiale con tanto di punti dove poter pescare, una pista di pattinaggio per quando scende la neve ed un centro per i visitatori. Rispetto ai luoghi più conosciuti di questo enorme polmone verde cittadino questa parte ha un’atmosfera molto più rilassata ed un numero di locals molto più alta rispetto a quello dei turisti.

Ci allontaniamo un po’ dalla storia e ci immergiamo in un paesaggio ben più urbano e ci troviamo in angoli di Harlem che potrebbero sembrare un set dei film polizieschi anni ’70, come questo scorcio. Anche ora solo a guardarlo mi viene solo da immaginare di sentire qualcuno come Martin Scorsese gridare “azione!”.

Continuiamo nel nostro giro e ci dirigiamo verso l’Hudson e più precisamente verso il West Hudson Piers Park. Anche questa è una delle aree che costeggiano il fiume che nel corso degli anni hanno conosciuto un forte rinnovamento e che permettono di perdersi in numerose attività. Via libera quindi ad una bella passeggiata con pranzo al parco sulle panchine mentre osserviamo persone che corrono, portano in giro il cane, fanno yoga o semplicemente osservano noi che osserviamo loro!


Sulle sponde di questo parco si può ammirare anche una nave della marina americana che risale ai tempi del Vietnam, ovvero la Baylander, una nave che era utilizzata dall’esercito per addestrare i piloti di elicotteri militari ad ammarare. Nel momento in cui ci si avvicina sembra di essere catapultati in un’altra epoca, e quasi non si sente neanche più il rumore frenetico della città.

La nostra giornata ad Harlem è giunta al termine. Sicuramente ci sono tante altre cose da vedere e che ci siamo perse. Ci sarebbe piaciuto fare un tour a piedi o in bus. Speravamo di riuscire ad organizzarci in modo da vedere un coro gospel ma non ci siamo riuscite. Insomma, anche questo quartiere offre davvero molto e se avete tempo non tralasciatelo.
Ci dirigiamo quindi verso la nostra Brooklyn, non senza passare da quella Manhattan in versione serale che, con le luci del tramonto, comincia a vestirsi di quel vestito che tutti conosciamo e che abbiamo imparato, non solo ad amare, ma quasi ad idealizzare. Dopo le nostre due settimane passate qui riesco veramente a capire chi arriva qui da ogni parte degli Stati Uniti alla ricerca della realizzazione dei propri sogni. Quando sei qui ti senti davvero di essere al centro del mondo e senti che tutto sia davvero possibile.

Anche per questo post è tutto e spero che vi sia piaciuto.
Voi invece che mi dite? Siete state ad Harlem? Cosa avete visitato e cosa vi ha colpito?
Un saluto a tutte e al prossimo post.
ottimo reportage fotografico!
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GraIe mille, troppo gentile!
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Harlem invece mi manca all’appello! Ho fatto solo un velocissimo giro in bus la prima volta che sono stata a New York e poi mi è sempre mancato il tempo, ma ho fatto malissimo perché mi hai fatto scoprire un altro pezzo di questa città che la prossima volta non mi perderò.
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Harlem merita davvero, anche noi però l’abbiamo visitata solo in questa giornata e ci siamo perse molto. Anch’io mi sono già segnata mentalmente quello che mi piacerebbe vedere, tipo un bel coro gospel e magari un walking tour dei luoghi che hanno fatto la storia di questo quartiere, ho letto che che ne sono di davvero interessanti!
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