Oggi è il nostro ultimo giorno e, avendo il volo nel tardo pomeriggio, ne approfittiamo per vedere le ultime cose con calma.
Prima tappa è ovviamente una delle tante panetterie/caffetterie della zona (a cui non sappiamo resistere) e, subito dopo colazione, visto che la nostra barca-hotel si trova vicino all’Isola Margherita, decidiamo di cominciare proprio da qui.

L’Isola Margherita è un’isola del Danubio e si trova in una posizione centrale e raggiungibile con una camminata di pochi minuti da dove siamo noi, ovvero attraccate sul lungofiume di fronte al Palazzo del Parlamento. Su questo lembo di terra la fa da padrone un grande parco molto frequentato dai cittadini nei mesi più caldi. A febbraio, ovviamente, non si trova in giro anima viva a parte noi, il che ci fa apprezzare una passeggiata che non potrebbe essere più tranquilla in un’atmosfera talmente silenziosa da essere quasi surreale, soprattutto per trovarci nel centro città.


Dopo il giro nel parco deserto dell’isola ci rituffiamo nel via vai cittadino e ci dirigiamo verso la Basilica di Santo Stefano. Questa chiesa, in stile neoclassico, ha più di un motivo di interesse. Oltre alla sua architettura ci sono infatti il bellissimo organo e la teca contenente il braccio destro del santo, venerato e custodito con tutte le cure del caso.


La nostra passeggiata in centro prosegue con il Mercato coperto, tappa immancabile per ogni food lover che si rispetti. Qui potete trovare davvero di tutto e nelle varie bancarelle è quasi impossibile non fermarsi e lasciarsi tentare dalle prelibatezze locali!

Arriviamo quindi alla fine del nostro giro per la giornata e ci dedichiamo al Palazzo del Parlamento, forse il luogo di interesse più di impatto ed il più iconico. E’ davvero impressionante e sicuramente sarebbe valsa la pena fare una visita al suo interno ma purtroppo per questa volta non siamo riuscite. Vorrà dire che lo terremo presente per un prossimo passaggio da queste parti.



In ultimo spendo qualche riga per descrivere quello che è forse il monumento più toccante dell’intera città, ovvero delle Scarpe sulla riva del Danubio. Si tratta di un’opera che ricorda l’Olocausto e rappresenta le scarpe di tutti i cittadini ebrei assassinati e gettati nel fiume a cui però, prima di essere buttati in acqua, venivano tolte le scarpe poichè rivendute, quindi fonte di guadagno.
Passare lungo il Danubio, soprattutto verso il tramonto, e pensare a quanto queste scarpe rappresentino e alle migliaia di storie spezzate siano dietro a questo memoriale non può che far fermare a riflettere su una delle pagine più nere della storia dell’uomo.




E con questo da Budapest è tutto. Devo ammettere che la città è stata una piacevole sorpresa e, come spesso capita, avrei voluto avere più tempo per vedere tutto ma credo di aver capito che è una di quelle mete che potrei tornare a visitare nuovamente, magari in una stagione più calda.
Che ne dite? Spero che questi post ungheresi vi siano piaciuti e che ne pensate? Cosa mi sono persa a questo giro che non devo assolutamente perdermi la prossima volta?
Io sono andato a Budapest a Gennaio 2017 e mi sono innamorato dell’isola Margherita e del castello a Buda sotto la neve.
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Con la neve in effetti deve avere una magia unica, me l’hanno detto in molti! Dev’essere stato bellissimo!
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