Dopo la scorpacciata di tradizioni e folklore di ieri a Kazanlak, anche oggi abbiamo optato per una gita fuori porta e ci dirigiamo verso Plovdiv.
Sveglia presto, aria assonnata ma andamento sicuro (quasi) verso la stazione centrale degli autobus da dove ne prendiamo al volo uno della Eurolines che in un paio d’ore ci porta nella capitale della cultura 2019 (insieme a Matera).
Il viaggio fila liscio ed il costo del biglietto è economico quindi, se passate da Sofia e pensate ad una meta per riempire una giornata, vi consiglio di farci un pensierino.
Arrivate a Plovdiv verso le 10 facciamo un giro in centro quanto basta per raggiungere, alle ore 11, il punto di ritrovo del walking tour locale. Ebbene sì, come per Sofia anche qui, visto il tempo limitato a nostra disposizione, abbiamo optato per il Free Plovdiv Tour, con punto di ritrovo davanti al Municipio.
Vi lascio il link dell’Associazione, anche in questo caso la nostra guida è stata bravissima ed il giro davvero interessante e pieno di aneddoti e curiosità.
Plovdiv è una città che sorge su diverse colline e spesso le strade sono fatte di ciottoli più o meno grandi quindi optate per scarpe comode e un po’ di spirito da trekker.
Partiamo dal centro e veniamo accompagnate verso un primo punto di attrazione molto particolare, ovvero la statua di Milyo il pazzo. Questa opera in bronzo è nella via principale e rappresenta un personaggi che era molto conosciuto da queste parti e che è mancato non molto tempo fa. Milyo era solito sostare proprio su quel muretto e conosceva tutto di tutti e gli abitanti amavano interagire con lui anche solo per quattro chiacchiere. Ora la tradizione vuole che si debba sussurrargli un desiderio all’orecchio e sperare che si avveri.

Proprio dietro alla statua di Milyo si può vedere la scritta con il motto di Plovdiv capitale della cultura europea 2019, ovvero Together Plovdiv 2019. E’ situata all’inizio di una gradinata che fa intravvedere proprio una delle colline da cui è circondata la città. Anche qui ci fermiamo or un paio di foto ricordo per immortalare questa bella vittoria che ha inorgoglito molto i suoi abitanti che si godono questa nuova visibilità ed un clima davvero frizzante che pervade ogni angolo.

Sempre in centro, a pochi minuti a piedi, si trovano i resti dell’antico stadio romano. Come tutti i luoghi destinati all’intrattenimento in età romana anche questo non era da meno ed ospitava, tra le altre gare, anche le corse coi carri e poteva contenere fino a 30 mila spettatori. Vicino ai resti si trova un modello che lo ricostruisce nella sua interezza in modo da dare l’idea di come era.


Subito dopo queste prime tappe facciamo un giro in quella che è l’area assolutamente da non perdere se passate da queste parti, ovvero il quartiere Kapana. Centro artistico e e alternativo famoso per l’alta concentrazione di cafè, locali, ristoranti, luoghi di incontro ed opere artistiche che vi circonderanno ovunque all’interno delle sue caratteristiche stradine e piazzette. Il tutto, in più, è anche vestito a festa con numerosi festoni e decorazioni proprio per l’anno particolare rendendo tutto ancora più caratteristico e allegro.
Fermatevi qui se cercate un posto dove mangiare (anche noi abbiamo fatto così alla fine del tour) anche perchè l’atmosfera in questo dedalo di viuzze è qualcosa che non troverete in altre zone.



Oltre a questo iconico quartiere Plovdiv offre un’altra caratteristica che abbiamo già riscontrato anche a Sofia, ovvero della street art davvero notevole con dei murales che ricoprono intere facciate di palazzi. Vi basterà girare per le diverse vie e piazze per imbattervi in muri coloratissimi che non mancheranno di sorprendervi ogni volta.



Dopo il quartiere Kapana il nostro tour prosegue e cominciamo ad arrampicarci verso la parte alta della città fino alla chiesa dei Santi Costantin e Helena. La sua costruzione risale al IV secolo ad opera dell’Imperatore Costantino Il Grande che le diede il nome di sua madre Helena. Nel corso dei secoli fu distrutta e ricostruita più volte e la versione attuale risale al 1832. All’interno ci sono degli affreschi e delle icone veramente molto belli e vale davvero la pena visitarli.

Sempre nella parte alta camminiamo tra le stradine di ciottolato di Hisiar Kipia, la parte vecchia in cui si respira un’atmosfera medievale e sembra davvero di venir catapultati indietro nel tempo. Qui troverete, oltretutto, numerosi negozi di souvenir, di artigiani, di antiquari e di pittori. Diversi dipinti di ogni forma e dimensione sono in bella mostra nei vari angoli, appesi sulle mura di pietra e che immortalano diversi scorci di Plovdiv.

Arriviamo quindi in cima alla città per le ultime due tappe del nostro tour. Cominciamo con il punto forse più alto che si può raggiungere, sempre con una buona dose di fatica visto che ci si inerpica per stradine non proprio pianeggianti ma alla fine come si dice? E’ tutta attività fisica quindi non si demorde! Eccoci perciò a Nebet Tepe, una delle colline su cui è stata fondata la città ed in questo importante sito archeologico si possono trovare ancora i resti che ne testimoniano l’importanza storica e culturale. Da qui inoltre si può godere di una bellissima vista sulla città e sui colli circostanti.

Infine non ci rimane che il monumento forse più famoso e che è il fiore all’occhiello della città, ovvero l’antico teatro romano. Risalente al secondo secolo e costruito dall’imperatore Traiano quando la città si chiamava Filippopoli. E’ tenuto davvero molto bene ed è ancora utilizzato per diversi spettacoli teatrali che, vista la posizione, devono essere a dir poco suggestivi.

Finito il tour che ha impegnato circa un paio d’ore della nostra giornata ci siamo dedicate a quello che ci viene meglio fare, ovvero a provare qualche piatto locale con un buon bicchiere di birra (di cui a questo giro non vi porto testimonianza. Fidatevi sulla parola).
Dopo esserci rifocillate ci diamo giusto all’acquisto di qualche souvenir per poi dirigerci verso la stazione dei pullman per il viaggio di rientro verso Sofia.
Anche per questo post è tutto, spero vi sia piaciuto e di avervi dato un’idea di questa città che mi ha subito sorpreso. Non è molto grande, si gira tranquillamente a piedi e in una giornata potete vedere tutto quello che offre.
Domani per noi ultimo giorno a Sofia e vi anticipo che vi parlerò di un luogo abbastanza nascosto e che non molti conoscono ma che a noi è piaciuto davvero molto, una vera chicca che ci è stata suggerita da alcuni ragazzi del posto.
Al prossimo post per scoprire di che si tratta!
Che meraviglia! Ogni anno cerco di organizzare un viaggio in Bulgaria e per qualche motivo non l’ho ancora fatto: mi hai dato dei buoni motivi per mettere la Bulgaria al primo posto dei prossimi viaggi
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Sì anche per me è stato lo stesso. Ho alcune amiche bulgare che mi hanno sempre invitato a visitarla dandomi ottime dritte e devo dir che ne vale davvero la pena. E’ a un’ora di volo, decisamente low cost e con tanti luoghi particolari.
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