E anche a questo giro arriva il classico post di inizio anno. Questa volta però il nuovo anno ha, con tutti i suoi progetti e buoni propositi, un sapore un po’ diverso.
In questi ultimi mesi il Covid ha cambiato le nostre vite come mai avremmo immaginato possibile.
I nostri ritmi si sono rallentati, i tempi dilatati ed il rapporto con le nostre case ed i nostri spazi si è trasformato. Abbiamo imparato a mantenerci vicini anche se distanti.
Ci siamo abituati a pensare in modo diverso le nostre giornate, le nostre settimane, il nostro tempo libero, il lavoro e le vacanze.
Il Covid ci ha portato via gli abbracci e i baci, gli aperitivi dopo il lavoro, i locali e i concerti, le serate al cinema e a teatro, le ore in palestra o a fare sport con gli amici. Non abbiamo avuto più la sorpresa di uscire con qualcuno appena conosciuto, non abbiamo potuto iniziare quel corso che ci eravamo ripromesse di cominciare (vogliamo forse parlare della mia idea di iniziare un corso di lavoro a maglia che mi ero decisa a fare dopo anni?).
Abbiamo perso tante cose lungo la strada ma penso che ne abbiamo anche guadagnate altre che mai avremmo pensato.
Per quanto mi riguarda il 2020 è stato un anno di grossi cambiamenti e forse molti non si sarebbero potuti realizzare se non fosse stato per la pandemia.
Non pensiamo quindi alle cose negative (che sono tante e pesanti) e soffermiamoci invece sulle cose positive, quelle che sono state per noi delle piccoli grandi sorprese.
1 – E’ cambiato il rapporto con il tempo.
Prima le giornate erano scandite da mille impegni e già avere un’ora per me era vista come un grosso successo e pensavo subito a come riempirla.
Ora invece quando ho una giornata o anche un weekend senza impegni me lo godo facendo anche solo una passeggiata o andando a bermi un caffè in un posto nuovo oppure lo passo insieme alla mia famiglia, con tanto di amici a quattro zampe che mi fanno compagnia in campagna, soprattutto dopo essere stata costretta alla lontananza per mesi.
2 – Casa dolce casa.
Prima casa mia era più un luogo di passaggio, ci mangiavo e ci dormivo o quasi. Solo durante il lockdown mi sono resa conto di quanto avessi trascurato il mio piccolo e desideratissimo appartamento in città. Non avevo un posto dove lavorare o scrivere perché non stavo mai in casa troppo a lungo e preferivo portare il mio laptop in qualche caffetteria o sul divano prima di andare a dormire.
Quando invece ci siamo ritrovati a improvvisamente in smart working abbiamo dovuto cambiare tutto e abbiamo dovuto trovare degli angoli adatti al lavoro in questa nuova dimensione. Ormai l’unica zona della casa che utilizzavo per qualunque cosa era il tavolo della cucina.E’ stato proprio in quei giorni che ho capito che era il momento di fare qualcosa.
Ora invece ho capito quanto importante sia creare un luogo curato e ordinato. Ogni stanza e ogni angolo devono avere un senso ed un valore.
Dopo qualche anno di pigrizia ho ricominciato a curare la casa, non solo pulendola, ma riorganizzando e rinnovando gli ambienti, dal balcone alla scrivania, dalla zona giorno al bagno. Ho buttato le cose vecchie e fatto spazio a quelle che effettivamente servivano, senza dimenticare un po’ di estetica che avevo dimenticato per molto, troppo tempo.
Il lavoro da fare è ancora tanto ma finalmente vedo che c’è un senso e mi piace vedere che poco per volta il mio bilocale sta prendendo quella forma che troppo lungo trovava spazio solo nella mia mente.
3 – Nuovi hobby.
Con tutte le giornate passate in casa alzi la mano chi non ha trovato un nuovo passatempo! Bricolage, cucito, decoupage, giardinaggio, arredamento, trucco o cucina. Nelle settimane chiusa in casa mi sono confrontata con amiche che hanno seguito corsi di danza del ventre e di zumba, altre che hanno cominciato a fare uncinetto seguendo tutorial su YouTube, qualcun’altra si è messa a studiare una lingua straniera su Skype mentre io ho scoperto che loro yoga è più piacevole di quanto non avessi mai pensato.
Ecco, dopo aver passato settimane pensando a come far passare il tempo in modo produttivo ora mi è difficile pensare di non poter fare nulla di nuovo solo perché non ci si può ancora spostare in città se non per necessità.
Se ho voglia di imparare qualcosa so che internet mi verrà incontro, così come qualche persona dall’altro lato della webcam . Che sia riprendere in mano il mio spagnolo arrugginito o programmare una lezione di hatha yoga direttamente dalla comodità della mia camera, queste nuove possibilità sono qualcosa a cui ora non potrei più rinunciare.
Il materassino e la mattonella li ho comprati e riposti sotto al letto pronti all’uso. Basta accendere un incenso, un po’ di musica, connettersi con l’insegnante di yoga dall’altra parte ed ecco che la mia stanza si trasforma in un piccolo mondo sospeso tutto per me, almeno per un’ora. Non male, no?
4 – Nuovi modi di passare il tempo con gli amici e la famiglia.
All’inizio pensare di non poter più fare un aperitivo (soprattutto per noi milanesi) o mangiare una pizza fuori senza programmazione è stato quantomeno strano. Poi però ci siamo ingegnati un po’ tutti e via quindi di videochiamate ad ogni ora. Ho fatto videocall per un aperitivo a distanza, ho dato appuntamento su Skype all’ora di pranzo e cena così da non mangiare da sola, ho portato a letto il cellulare per la buonanotte da sotto le coperte, ho fatto giardinaggio sul balcone con chi che mi dava istruzioni in diretta su come fare una talea dall’aloe o rinvasare le piante.
Ora posso dire che questa è una nuova abitudine che mi tengo stretta e che continuo ad avere. Quando si avvicina l’ora di cena faccio un rapido giro di messaggi e condivido la tavola, seppur virtualmente, con qualcuno. Chi l’ha detto infatti che se viviamo da sole dobbiamo anche mangiare da sole? Molto meglio in compagnia.
6 – Rinnovare il guardaroba.
Questa osservazione viene da sé e non ha bisogno di molte spiegazioni. Non la tirerò per le lunghe e dico solo che se non fossi stata costretta in casa per settimane non avrei mai avuto né l’idea, né il tempo, né la creatività di cambiare nulla del mio abbigliamento. Invece è stato proprio al tempo in più, e a numerose visioni di canali YouTube, dirette Instagram e profili Facebook, che mi sono accorta che esiste un’alternativa al total black.
I soldi risparmiati per le cene fuori e le uscite sono quindi convogliati in un po’ di sano shopping on line ed ora il mio armadio, oltre ad essere ordinato, organizzato e svuotato dalle cose che non mettevo da anni, respira di aria e outfit nuovi!
Per non parlare del riordino. Non si contano infatti i video che ho visto su come organizzare l’armadio con trucchi e suggerimenti di ogni tipo.
Non solo i miei vestiti sono cambiati quindi, ma anche lo spazio in cui stanno e così sono anche loro molto più felici (e io pure).
5 – Trasformare qualcosa di negativo in positivo.
Sembrerà una banalità ma nella realizzazione pratica non lo è. Non è tanto il solito ritornello suol guardare il bicchiere mezzo pieno ma è proprio l’idea di trasformare qualcosa di negativo in positivo, cosa che mi sono accorta essere molto diversa.
Ogni volta che mi sono trovata di fronte ad un momento di negatività mi sono chiesta come potessi trasformarlo in qualcosa di positivo e devo dire che la maggior parte delle volte sono riuscita a farlo (all’inizio con un grosso sforzo di immaginazione, lo ammeto). Un po’ di esempi sono quelli sopra citati ma ce ne sono tanti altri. Secondo me è un’attitudine più proattiva che presuppone lo sforzo di vedere un cambiamento possibile e di realizzarlo anche quando tutto sembra già scritto. E anche questo è qualcosa che continuerò a fare anche in futuro
Ecco, queste sono alcune osservazioni sui cambiamenti che mi ha regalato questo periodo certamente non facile. Penso che molte cose siano le stesse un po’ per tutte.
Voi invece cosa mi dite? Cosa avete imparato da questo periodo? Che nuove abitudini avete fatto vostre e in cosa vi ha cambiato?
Per ora dal mio balcone (risistemato durante il lockdown, ovviamente) è tutto. Un saluto a tutte e al prossimo post.
Ciao, grazie mille del tuo commento, davvero bello! Verissimo, è proprio durante i cambiamenti più repentini e inaspettati che si trovano le risorse per fare quei cambiamenti che non si sarebbero fatti se la vita fosse andata avanti nella solita routine.
Tante volte penso a quelle cose che ho iniziato e mi dico “Se non ci fosse stato il lockdown non l’avrei mai fatto!”.
Fa piacere anche a me trovar una blogger con lo stesso spirito. Passerò ogni tanto nel tuo bel blog! 🙂
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C8ao, anch’ io come te causa il virus e lockdown (io sono in zona rossa anche adesso) mi sono reinventato la vita, l’ organizzazione del tempo, delle cose etc. E pure io ho preso a video chattare, aperitivi, pranzi e cene in video chat e per ti dirò di più per l’ ultimo dell’anno anno ho riunito 8n video chat un tot di amiche che sono amicizie secolari e abbiamo brindato insieme al nuovo anno, ridendo e scherzando come abbiamo sempre fatto. M8 ha fatto piacere leggere questo tuo articolo perchè finalmente ho trovato una persona che come me non si è mai arresa alle preclusioni causate dal virus, più o meno abbiamo entrambe avuto le stesse iniziative e fatto le stesse cose. 😉
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❤
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Grazie 🙂
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Io sostanzialmente non ho fatto che continuare, solo con maggior godimento, la mia vita di prima: il riordino “compulsivo”, per esempio, fa da anni parte della mia routine 🙂
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Anch’io sono sempre stata una pulitrice e ordinatrice ossessiva ma devo dire che il lockdownd ha cambiato non solo questa ma alt5re abitudini. Ora sono super ordinata e organizzata 😀
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Bellissime riflessioni! E bel modo di affrontare questo periodo un po’… così. Complimenti!
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Grazie! Ho cercato di vedere quello che di positivo ci ha insegnato. Grazie!
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