Eccomi qui dopo quasi un mese di pausa e di pigrizia dovuta alla primavera a scrivere di uno degli ultimi viaggi che ho fatto prima del Covid.
Anche in questo caso sono partita con una mia collega e amica che, come ho scritto nei post su Belfast, condivide con me l’amore per il mondo anglosassone.
Questa nostra trasferta è un po’ diversa dal solito. In genere amo fermarmi in una città qualche giorno in modo da poterla scoprire con calma ma in questo caso, essendo già state entrambe in Scozia in passato, abbiamo optato per un weekend itinerante con tappe a Edimburgo, Glasgow e nelle Highlands.

Ora però cominciamo il racconto con la parte che amo di più quando sono in queste zone, ovvero concedermi fin da subito uno tra i miei dolci preferiti, ovvero gli scones. Giusto il tempo di arrivare in albergo che andiamo alla reception a ordinare degli scones con marmellata per la più classica pausa the.

Dopo un po’ di relax sfruttiamo il pomeriggio per un giro in centro. La giornata è piuttosto uggiosa ma questo non ci ferma, d’altronde il tempo grigio britannico è spesso parte del pacchetto e dell’atmosfera.
Tappa immancabile è Princes street, la principale via dello shopping della città e la più immortalata. Chiamata così da re Giorgio III in onore dei suoi due figli è lunga circa 1 km e mezzo e qui potete trovare di tutto. Da un lato avrete la città, dall’altro il parco ma soprattutto il maestoso monumento a Walter Scott.
Quest’opera in stile gotico vittoriano è dedicata allo scrittore scozzese Walter ed è il secondo più grande al mondo dedicato ad uno scrittore. La torre è alta oltre 60 metri e si può salire fino in cima grazie ad una scala a chiocciola che vi regalerà una vista mozzafiato della città.

Passeggiando su Princes street si può ammirare l’edificio in stile neoclassico che ospita la Galleria nazionale scozzese. A differenza di altre gallerie nazionali questa non ha una grandissima collezione ma si è creata un suo nome per collezioni più piccole e molto particolari.

Proseguiamo con un giro ai giardini pubblici, i Princes street gardens. Come si intuisce dal nome costeggiano la via principale di Edimburgo e sono delimitati da una collina artificiale, The Mound, costruita per collegare città vecchia e nuova.

Il nostro giro pomeridiano prosegue passando da George street dove si può ammirare la statua di William Pitt. Il monumento è all’incrocio con Fredrick street e celebra quello che è stato il più giovane Primo Ministro del Regno Unito sotto re Giorgio III, dal 1783 al 1801.

Una tappa immancabile è un’altra statua, questa volte però non dedicata ad un personaggio umano ma ad un pelosetto che è diventato il simbolo di Edimburgo. Sto parlando del cagnolino Bobby, un terrier che alla fine del 19mo secolo, rimase accanto alla tomba del suo padrone. La sua storia ha ispirato diversi libri e film e vedere questo piccolo monumento eretto alla sua memoria ci aiuta a non dimenticare il cuore grande che hanno i nostri amici a quattro zampe.

Il nostro giro per la città prosegue rilassato senza altre tappe specifiche. Come scritto all’inizio entrambe siamo già state qui in passato e l’abbiamo girata in lungo e in largo. Io ci sono stata per la prima volta anni fa con mia madre e mia sorella e ne siamo rimaste entusiaste.
E’ davvero affascinante passeggiare per le strade della città vecchia e spesso avrete l’impressione di essere piombate nell’era Vittoriana.

Come ultimo appuntamento del giornata non poteva di certo mancare una cena a base del più britannico dei piatti, ovvero il fish and chips, ovviamente accompagnato da una bottiglia di sidro.

E anche per questo post è tutto, spero che vi sia piaciuto e sono curiosa di sapere se anche voi siete state da queste perti e cosa vi è piaciuto.
Un saluto e alle prossime tappe del mio mini giro scozzese!